giovedì 31 marzo 2011

Respiri di Scena / Rassegna di Teatro Contemporaneo

sabato 2 aprile ore 21.15
Teatro Tosti / Ortona

Teatro del Krak
“Stinco, Ginetta e la moto rubata/Racconto Migrante”

di Antonio G. Tucci
con Matteo Schiazza
collaborazione drammaturgica e alla regia di Alessandra Diodoro
progetto scenico, luci, musiche e regia di Antonio G. Tucci

in collaborazione di
On the road - Pescara
Centro Interculturale Mondo Famiglia - Chieti

Stinco e Ginetta si avventurano nel mondo degli immigrati, alla ricerca della loro moto rubata. Per i due giovani ragazzi è l’occasione di conoscere una realtà parallela alla loro, spesso distorta da pregiudizi e discriminazioni. Lo spettacolo è un viaggio per tappe che consente di incontrare vite ed esperienze migranti attraverso storie raccontate che dimostrano che un luogo comune non è per forza vero solo perché lo ripetono al bar, perché l’hanno sentito in televisione, perché l’ha detto un politico. In questi anni abbiamo balbettato. Di fronte al furore delle viscere, che assorda cuore e cervello, abbiamo fatto fatica a trovare le parole giuste che rimettano al centro le cose come stanno, per davvero. Dietro tutto questo ci sono persone, facce, storie, visi, nomi e cognomi… la società multiculturale esiste già. Un milione di bambini nascono italiani, i loro genitori abitano accanto a noi, pagano le tasse, versano i contributi, lavorano, pregano, vanno in biblioteca, guardano la televisione. Faulkner scriveva: “Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve”. Stinco e Ginetta, alla fine del loro viaggio, capiscono che la realtà nella quale siamo tutti immersi è molto più matura, capace e attenta alle sfumature di quanto non sia raccontato. Basta starci in mezzo e diventa evidente. Non ci sono vincitori e vinti: siamo tutti sconfitti se passa l’idea che la società, le persone, gli individui non abbiano la forza, l’energia e l’intelligenza di costruire modalità, equilibri, intrecci che costituiscono il tessuto connettivo del nostro vivere insieme. Viviamo nella neve, che ci piaccia o no. La nostra scelta deve essere quella di trovare strumenti e parole per vivere nella neve senza far morire di freddo nessuno.

Biglietto: euro 5,00
Info: 338/3359096

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