venerdì 10 aprile 2009

Respiri di Scena


15 aprile ore 21.15
Teatro "F.P. Tosti" - Ortona (CH)
Drammateatro / Florian TSI - Pescara

Musineri
monologo della miniera

da “Disamori vecchi nuovi” di Bruno Brancher

drammaturgia e regia di Claudio Di Scanno
in scena Susanna Costaglione
alla fisarmonica Marco Di Blasio
trucco e accessori di scena Marina Vaccarelli
allestimento luci e suono Gianluca Del Biondo

biglietto unico € 5,00
l’incasso sarà devoluto a favore della popolazione 
dell'Aquila e la sua provincia colpita dal terremoto del 6 aprile 2009

Musineri è liberamente ispirato alle testimonianze del picaro-scrittore ed ex minatore in Belgio Bruno Brancher, tratte dal volume “Disamori vecchi e nuovi” , e al grave incidente avvenuto nel 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle (Charleroi – Belgio) e dove persero la vita circa 260 “musi neri” (come venivano chiamati i minatori) emigrati da diversi paesi europei. Quasi la metà erano italiani e di questi oltre la metà erano abruzzesi, soprattutto della provincia di Pescara. Anche per questo è una memoria che ci appartiene. Già nel 1996 attraverso uno Studio con giovani attori, abbiamo lavorato sulla tragedia alla miniera Bois du Cazier di Marcinelle. Invitammo anche Bruno Brancher, e ci regalò la sua testimonianza diretta, oltre ai materiali di memoria sulla sua personale esperienza di miniera in Belgio. Oggi Bruno soggiorna in una residenza sanitaria in provincia di Varese, nel più completo oblio della memoria. Musineri è a lui dedicato. A chi, perdendola, seppe offrirci memoria. Claudio Di Scanno

Premio Franco Enriquez 2006 per la migliore interpretazione femminile all' attrice Susanna Costaglione per l'interpretazione del personaggio di Nenè la Flamand in"Musineri". Ispirato ad un libro di Bruno Brancher, il monologo con il supporto di filmati e di foto d'autore, rievoca la tragedia alla miniera di carbone di Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio, avvenuta nell'agosto del 1956. Vi morirono 260 minatori, metà dei quali italiani (e di questi molti abruzzesi). Susanna Costaglione già segnalata l'anno scorso, riconferma un temperamento sensibile che mette in luce straordinarie qualità di attrice".

Premio Settimana Internazionale del Monodramma di Umago (Istria) per il miglior spettacolo 
“... Si tratta di uno spettacolo di grande impegno civile, in cui la tragedia dell’emigrazione, che
accomuna i nostri paesi, è resa con mezzi teatrali molto espressivi e coinvolgenti...”

info e prenotazioni: 348/8331636

martedì 7 aprile 2009

Respiri di Scena


Per rispetto delle vittime del sisma 

che ha colpito la città dell'Aquila e la sua provincia

lo spettacolo "Il dio bambino" del Teatro dell'Archivolto

previsto martedì 7 aprile al Teatro "F.P. Tosti" alle ore 21.15

all'interno della rassegna "Respiri di Scena"

è stato rinviato in altra data.


sabato 4 aprile 2009

Respiri di Scena

7 aprile ore 21.15
Teatro "F.P. Tosti" - Ortona (CH)
Teatro dell'Archivolto
in collaborazione la Fondazione Giorgio Gaber

Il dio bambino

di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Eugenio Allegri
regia Giorgio Gallione

All’interno di un progetto di collaborazione con la Fondazione Gaber, il Teatro dell’Archivolto di Genova ha messo in scena per la regia di Giorgio Gallione “Il dio bambino”, un monologo interpretato da Eugenio Allegri scritto nel 1993 da Gaber e Luporini che, dopo “Parlami d’amore Mariù” e “Il grigio” proseguiva e approfondiva il particolarissimo percorso teatrale del Gaber di quegli anni: esempio emblematico di quel “teatro di evocazione” teorizzato ed esplorato in tutte le sue forme espressive. “Il Dio Bambino” è una storia d’amore; una normalissima storia d’amore nell’arco degli anni che dà agli autori l’occasione di indagare su quello che oggi dovrebbe essere un uomo: quali i suoi attributi, le sue caratteristiche, la sua maturità; capire se è compiuto o incompiuto, se ce l’ha fatta a diventare un uomo o se è rimasto un bambino. Un bambino che si vanta della sua affascinante spontaneità, invece di vergognarsi di un’eterna incompiuta fanciullezza. E’ una storia d’amore che potrebbe essere capitata a chiunque, vista ovviamente da un’angolazione maschile. Un uomo a confronto con una donna, il miglior testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, il suo essere adulto, la sua presunta virilità. E’ una storia d’amore che cerca di individuare quali siano oggi le differenze tra questi due esseri così simili e al tempo stesso così diversi con la consapevolezza che se queste differenze un giorno si annullassero la vita cesserebbe di esistere. Non c’è arte, né scienza, né idee, né altra invenzione dell’uomo che non nascano da questa differenza se non addirittura da questa contrapposizione. Come spesso è accaduto, Gaber e Luporini sono molto spietati nelle analisi sull’oggi, ma, tra le righe c’è sempre un ponte con il futuro; fiduciosi non tanto per l’uomo come è, ma per le sue fantastiche, incredibili possibilità. 
A distanza di 25 anni dalla sua nascita, “Il dio bambino” è ancora oggi un testo di incredibile forza, attualità e lucidità, cinico e commovente. Ambientato in un metaforico locale in disfacimento, con sedie e tavolini buttati caoticamente a terra, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, a raccontare allusivamente una sorta di festa finita male lo spettacolo, nell’allestimento di Gallione e Allegri, è contrappuntato da frammenti di canzoni interpretate dallo stesso Gaber, che sottolineano, evocano e guidano lo spettatore nell’interpretazione di un resoconto teatrale di tragicomica, potente contemporaneità.

Biglietto unico € 5,00

info e prenotazioni: 348/8331636